Disturbo Ciclotimico
La caratteristica principale del Disturbo Ciclotimico è la modificazione dell’umore verso numerosi periodi con sintomi maniacali e numerosi periodi con sintomi depressivi, che, comunque, non soddisfano in pieno una diagnosi di Depressione. Tali periodi non sono quasi mai alternati da periodi nei quali i sintomi psicopatologici sono meno intensi o assenti e dunque spesso si susseguono in modo ininterrotto fasi maniacali a fasi depressive.I periodi maniacali sono contraddistinti da umore eccessivamente euforico, con idee ed azioni eccessive, mentre i periodi depressivi sono connotati da tono umorale molto basso con senso di vuoto, tristezza, perdita di piaceri ed interessi, difficoltà psico-cognitive ed emotive, rallentamento motorio e mimico-gestuale, problemi di sonno e sessuali, sintomi psicosomatici ed idee di suicidio. Il livello umorale è quindi instabile con continue oscillazioni tra espressioni depressive e sintomi maniacali; in tal modo la malinconia, pessimismo, svuotamento, sonno problematico, decremento di ritmi, fame e sessualità, si alternano iperattività, allegria esagerata ed immotivata, instabilità, agitazione psicomotoria, incremento di eccitazione, accelerazione cognitiva, atteggiamenti contestualmente incongrui, scarsa capacità di critica e giudizio, ritmo sonno-veglia, appetito e libido sessuale risultano alterati. Perché si tratti proprio di un Disturbo Ciclotimico i periodi maniacali e depressivi si devono presentare e ripresentare lungo almeno per due anni e gli intervalli tra un periodo ed un altro non devono durare mai per più di due mesi. Generalmente i sintomi maniacali e depressivi provocano significativo disagio o compromissione del funzionamento sociale, relazionale, familiare, lavorativo, affettivo, e così via, ma non ai livelli altamente patologizzanti della Sindrome maniaco-depressiva o della Depressione. Infine l’alternanza dei due periodi, e dunque il disturbo psicologico in generale, tende a fluttuare nel tempo con momenti di maggiore e minore intensità, così come gli spazi liberi da sintomi (se presenti) divengono sempre più rari ed il quadro sintomatologico va incontro alla sua cronicizzazione. Per quanto detto le conseguenze negative della Ciclotimia possono essere appunto la sua permanenza se non affrontata, le varie complicazioni psicofisiche derivanti dalle fasi maniacali e depressive e la possibile traslazione in Disturbo Bipolare, disturbo dell’umore maggiormente forte e disfunzionale sulle varie sfere vitali dell’individuo.